Lamia

Lamia



Ma Lilith non era l'unico demonio femminile che si aggirava furtivamente nella notte e piombava sui bambini. Aveva una compagna altrettanto antica in Lamia, un vampiro che dimorava nelle grotte e che fece la sua prima comparsa nella mitologia greca. La Lamia era la regina della Libia, una bella donna con cui Zeus aveva generato dei figli. Ma quando Hera, la moglie di Zeus, scoprì la cosa, costrinse la regina a divorarli. Lamia lo fece, poiché non era facile rifiutare di obbedire all'imperatrice degli dei, ma da allora si trasformò in un tormento notturno, sottraendo i figli alle madri. Soleva sghermire i piccoli con unghie simile ad artigli, prima di succhiare il sangue dai loro corpi. Un tempo una bella regina, Lamia era diventata una bestia orrenda, con la capacità di mutare forma a piacimento. Inoltre era famosa per la sua straordinaria vigilanza: quando dormiva si levava gli occhi dal capo, in modo che potessero restare di guardia.




Inoltre, per così dire, si moltiplicò: con il tempo il suo nome finì per fare riferimento a streghe che si riteneva rubassero i bambini e a diavolesse che potevano, splendidamente trasformate, sedurre uomini ignari con il loro ardore. Soltanto dopo che costoro avevano consumato la propria passione, la Lamia li privava anche del sangue, e della vita.




[tratto da: Robert Masello, Creature delle Tenebre, Armenia, Milano 1997, pp. 59-61]

FONTE