deathwoman
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

deathwoman

dove si parla e scrive di tutto un po'
 
IndiceIndice  PortalePortale  GalleriaGalleria  CercaCerca  Ultime immaginiUltime immagini  RegistratiRegistrati  AccediAccedi  

 

 Animismo

Andare in basso 
AutoreMessaggio
kalessin
ADMIN
ADMIN
kalessin


Femmina
Numero di messaggi : 127
Età : 63
Data d'iscrizione : 27.07.07

Animismo Empty
MessaggioTitolo: Animismo   Animismo Icon_minitimeVen Ago 03, 2007 2:42 pm

Il termine animismo in antropologia è usato per classificare la tipologia di religioni o pratiche di culto nelle quali vengono attribuite qualità divine o soprannaturali a cose, luoghi o esseri reali. Queste religioni cioè non identificano le divinità come esseri puramente trascendenti, bensì a determinate realtà materiali sono attribuite anche proprietà spirituali.

Questo tipo di credenze sono state così chiamate per il fatto che vertono sull'idea di un certo grado di identificazione tra principio spirituale divino (anima) e aspetti “materiali” della realtà, di esseri e cose (anche "demoni" e altri enti).

Ci sono anche teorie filosofiche su questa tematica che sono state chiamate animismo.


Animismo (l'ipotesi scientifica del chimico G. E. Stahl)
Il termine animismo era stato utilizzato per la prima volta nel 1720 in ambito medico, dal chimico e biologo Georg Ernst Stahl per definire una teoria secondo la quale l'anima svolgeva una funzione diretta nel controllo di ogni funzione corporea, in particolare come meccanismo di difesa nei confronti degli agenti patogeni. Si trattava di una teoria scientificamente errata e di minor fortuna, ma simmetrica a livello concettuale alla teoria del flogisto, formulata sempre da Stahl in ambito chimico, che teorizzava la presenza in ogni tipo di materiale di un inneffabile componente (il flogisto) che veniva liberato durante la combustione giustificando gli effetti di quest'ultima.


Animismo religioso (la definizione antropologica di E. Tylor) Successivamente, nel 1871 , l'espressione animismo è stata utilizzata dall'antropologo scozzese Edward Tylor per definire una forma primitiva di religiosità basata sull'attribuzione di un principio incorporeo e vitale (anima) a fenomeni naturali, essere viventi e oggetti inanimati, in special modo per tutto ciò che incide direttamente con la vita di queste popolazioni ed è essenziale per la loro sopravvivenza: i prodotti alimentari e la loro caccia e raccolta, i materiali per costruire utensili, monili e ripari, i fenomeni atmosferici, la morfologia stessa del territorio. Tutto ciò viene riconosciuto come animato e progressivamente associato a forme di venerazione spesso direttamente funzionali alla buona riuscita delle azioni quotidiane per vivere.

Questo culto dell'anima, semplice, spontaneo, irrazionale basato sulle esperienze comuni e quotidiane, sarebbe stato alla base, per Tylor, di una evoluzione del pensiero religioso che avrebbe condotto, di pari passo con la civilizzazione, a religioni sempre più strutturate, con pratiche sociali ben definite, fino a svilupparsi attorno alla figura di un essere creatore.


Teorie successive
Il senso del termine animismo così come definito da Tylor è quello oggi di uso più comune per descrivere le caratteristiche di questo tipo di religiosità, per quanto la sua spiegazione dell'animismo come religione primitiva e immatura, con le sue analogie con lo sviluppo cognitivo del bambino, sia, invece, stata ampiamente criticata e superata in antropologia.

In particolare, della teoria di Tylor ne viene contestato l'etnocentrismo insito nell'assunto che i temi mitologici alla base delle religioni animistiche, in quanto frutto di una concezione superstiziosa e primitiva della natura, potessero svilupparsi indipendentemente in varie parti del mondo per progredire, altrettato independentemente, verso una elaborazione più complessa, più elevata dei valori religiosi.
Si trattava di un approccio psicologico simile a quello utilizzato dall'antropologo James Frazer, con la pubblicazione nel 1890 de Il ramo d'oro, per indagare il ruolo sociale ricoperto della magia nelle società umane più antiche.

Un primo approccio alternativo a quello di Tylor allo studio delle culture primitive viene proposto nel 1903 da Leo Frobenius con il concetto di kulturkreislehre (teoria dell'area culturale) ovvero la teoria che i temi mitologici delle civiltà più antiche non si siano sviluppati in modo indipendente, ma si siano diffusi, invece, progressivamente in Mesopotamia e India da un primitivo nucleo africano, successivamente nelle isole del Pacifico e da lì nell'America Centrale e equatoriale.
Torna in alto Andare in basso
http://kalessin.forumattivo.com/
 
Animismo
Torna in alto 
Pagina 1 di 1

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
deathwoman :: miti,misteri,leggende :: religioni e credenze-
Vai verso: